Dovremmo piantare alberi a più non posso, installare pannelli sui tetti di ogni edificio possibile, recuperare patrimonio edilizio e riqualificarlo, rispettare di più la natura e il suolo che non è una risorsa infinita, coltivare i campi con produzioni di qualità e sostenibili … ma il rapporto ISPRA ci dice altro…
L’uso del suolo non è solamente legato alle costruzioni, all’agricoltura e l’urbanizzazione ad alta intensità, alle infrastrutture strategiche, ma anche alla transizione ecologica ed energetica, come nel caso delle fonti rinnovabili, in particolare agli impianti fotovoltaici a terra.
Secondo il nuovo Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, a cura del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), con una media di 19 ettari al giorno, si è raggiunto il valore più alto negli ultimi dieci anni, con una velocità che supera i 2 metri quadrati al secondo.
Si rinvia al sito www.assotuscania.it per avere informazioni su tutto ciò che si dovrebbe fare e non si dovrebbe fare in tema di rinnovabili, consumo del suolo, il ruolo dei pubblici decisori per uno sviluppo sostenibile delle rinnovabili, con particolare riferimento al territorio della Tuscia.