Oggi ricordiamo le vittime del terrorismo e l’assassinio del Presidente Aldo Moro

“Lo Stato, le forze politiche e sociali, hanno saputo reagire – nonostante lo smarrimento iniziale –  con coraggio e decisione alla sfida dei terrorismi. Una guerra che è stata vinta – è bene sottolinearlo, qui e ovunque – combattendo sempre sul terreno della legalità costituzionale, senza mai cedere alle sirene di chi proponeva soluzioni drastiche, da regime autoritario. Affidandosi al diritto e all’amministrazione della giustizia per proteggere la nostra comunità. Rifiutando di porsi al di fuori della natura democratica della nostra Repubblica”. ………Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso al Quirinale. Ed ancora il Presidente: “Autorità, cari familiari, si è molto parlato negli ultimi decenni dei terrorismi e dei terroristi. Della loro vita, dei loro complici, delle loro presunte ideologie, delle cause che han fatto da base alla loro scelta di lotta armata. Delle gravi deviazioni compiute da elementi dello Stato, e per le quali avvertiamo ancora l’esigenza, pressante, di conoscere la piena verità.
Su questi argomenti esistono molti studi, numerose pubblicazioni, tante trasmissioni televisive, anche di interesse e pregio. Meno si è, invece, scritto e parlato della reazione unanime del popolo italiano.
Meno dei servitori dello Stato, che hanno posto a rischio la propria vita per combattere violenza ed eversione.
Meno di chi, nelle fabbriche, nelle università, nei vari luoghi di lavoro, ha opposto un no, fermo e deciso, a chi voleva ribaltare le regole democratiche. Ancor meno si è parlato del dolore, indicibile e irrecuperabile, delle famiglie a cui la lotta armata o i vili attentati hanno strappato un coniuge, un figlio, un genitore, un fratello o una sorella. Eppure sono state queste persone, non i terroristi, a fare la storia italiana”. ……..” La Repubblica ha saputo produrre i suoi anticorpi, ben sapendo che un clima di scontro violento, parole d’odio, l’avversario trasformato in nemico da abbattere, costituiscono modalità patologiche della contesa politica che, oggi come allora, vanno condannate e respinte con decisione”.

Oggi ricordiamo l’anniversario della uccisione del Presidente Aldo Moro. Sono trascorsi 45 anni e questa morte ha segnato la storia di tutti questi anni della Repubblica. Non dimentichiamo questo evento traumatico per la democrazia italiana.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *