Il Garante vuole sapere se l’attribuzione della classe di priorità delle prestazioni sanitarie (urgente, breve, differita, programmata) sia realmente effettuata in forma automatizzata, attraverso algoritmi. L’indicazione della classe di priorità non sarebbe, peraltro, modificabile dal medico.
Sanità, in Veneto le liste di attesa decise dall’IA. Indaga il Garante Privacy