“A Bergamo per tre giorni discuteremo del futuro del Paese e ci confronteremo sulle nostre idee e sui nostri progetti con il nuovo governo, con le altre istituzioni, con i soggetti sociali ed economici, sempre animati da spirito di collaborazione e da un approccio pragmatico ai problemi dell’Italia”, sottolinea il presidente di Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro. L’ Assemblea nazionale dell’Anci rappresenta da sempre una grande occasione per riflettere sul sistema delle autonomie locali, che potrebbe avviare, in considerazione del PNRR, un nuovo corso verso l’autonomia differenziata ma “sostenibile” e nell’unità della Repubblica, garantendo sempre un equilibrio istituzionale, organizzativo, sociale, economico, amministrativo, gestionale tra le varie componenti dello stesso sistema delle autonomie. Rispetto al PNRR i Comuni devono partecipare e contribuire per attuare i progetti di trasformazione digitale ed ecologica avviando (finalmente ed inevitabilmente) nuovi modelli di sviluppo sociale, economico, organizzativo nella logica di amministrare oggi con un approccio sistemico ed integrato, valorizzando tutte le risorse e le potenzialità delle comunità locali. Quali sono i principi alla base di questo radicale cambiamento che costituisce la vera garanzia di attuare con efficacia il PNRR, i processi di cambiamento, di transizione, di trasformazione? I principi sono esattamente quelli “poco applicati” in oltre 30 anni di riforme e di norme frammentate.L’assetto istituzionale ed organizzativo dei comuni è stato sicuramente oggetto di tanti seminari, convegni, incontri, discussioni politiche e parlamentari che non hanno fatto crescere una nuova cultura dello sviluppo come “comunità” ed hanno contribuito allo sviluppo di una cultura dicotomica (giuridico-formalistica di base contaminata da esigenze inespresse di cambiamento). I principi sui quali “progettare” e “costruire” comuni e comunità locali moderni sono:
a) semplificazione amministrativa (siamo un Paese complesso, complicato, pieno di procedure inutili e dannose perchè sono un costo forte per i cittadini, le imprese, le stesse amministrazioni); quante amministrazioni hanno avviato un “vero” processo di semplificazione? Senza semplificazione è impossibile attuare il PNRR;
b) trasparenza: le amministrazioni e i decisori pubblici sono impegnati a informare sempre, bene ed in modo completo i cittadini in attuazione del dlgs 33/2013 e sm? quanto sono realmente trasparenti le politiche e l’operato dei decisori pubblici e delle amministrazioni pubbliche? La trasparenza è un elemento essenziale nella costruzione di nuovi modelli di amministrare;
c) sostenibilità dell’azione amministrativa: come soppesare la sostenibilità amministrativa, economica, gestionale nell’azione amministrativa? perchè soppesare, valutare, valorizzare il principio della sostenibilità?
d) partecipazione: dei cittadini, delle associazioni, delle imprese alla formazione delle strategie e dello sviluppo per le comunità locali. Come siamo messi? Ovviamente considerando le eccezioni del caso;
e) digitalizzazione dei sistemi decisionali, delle procedure, dei servizi da erogare in rete, dei sistemi informativi e documentali che sono alla base della trasformazione digitale e delle amministrazioni moderne.
Questi principi sono parte costitutiva dei progetti del PNRR in quanto essi stessi garantiscono i singoli progetti del PNRR e l’insieme dei progetti del PNRR. Questi principi costituiscono anche criteri di valutazione dei progetti PNRR ( innovazione, completezza, efficacia, ecc.)
Ma saremo attenti alle indicazioni che sicuramente l’Assemblea dell’Anci offrirà sul futuro delle comunità locali.